gli esami dei
GENITORI
Alla richiesta di informazioni un buon allevatore non avrà nessun problema a mostrarvi e a fornirvi, al momento della cessione del cucciolo, i test genetici e gli screening ecografici dei genitori del piccolo. Ogni allevatore decide quali test e quali screening effettuare, ma sicuramente nel Maine Coon fondamentali sono il test genetico per la Cardiomiopatia Ipertrofica (HCM) e il relativo screening ecocardiografico.
Cos'è la Cardiopatia Ipertrofica?
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La Cardiomiopatia Ipertrofica, presente in tutte le razze feline e anche nei gatti meticci, consiste in una patologia cardiaca grave che causa un ispessimento del miocardio ventricolare sinistro. Può presentarsi in forma primaria o secondaria:
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la forma primaria è ereditaria e può manifestarsi dal punto di vista clinico ed ecocardiografico prevalentemente dopo la maturità sessuale;
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la forma secondaria è conseguente ad altre patologie come ipertensione sistemica, ipertiroidismo, insufficienza renale.
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La forma primaria, quindi ereditaria, è determinata dall’alterazione del DNA di un gene, il gene MYBPC3, che codifica la sintesi della proteina sarcomerica cMyBP-C. Questa proteina influenza la forza e la velocità di contrazione cardiaca e contribuisce alla funzione sistolica, alla funzione diastolica e all'abilità del cuore di aumentare la contrattilità in risposta a stimoli inotropi. Ad oggi, per la razza Maine Coon, è stata identificata una sola mutazione del gene MYBPC3, definita A31P o “mutazione Meurs”; è di tipo autosomico dominante, ad alta penetranza ed espressività variabile.
Il test genetico
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Per questa mutazione esiste un test genetico che ne identifica la presenza nei due alleli del gene MYBPC3, il risultato può quindi essere di 3 tipi diversi:
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N/N: la mutazione del gene MYBPC3 non è presente in nessuno dei due alleli. Il gatto risulta negativo a questa mutazione, ma può ugualmente sviluppare la cardiomiopatia ipertrofica (circa 5,4% dei gatti N/N sviluppa l’HCM);
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N/P (o N/HCM): la mutazione del gene MYBPC3 è presente in solo un allele. Il gatto risulta eterozigote e può trasmettere geneticamente la mutazione, ma la probabilità di sviluppare la malattia è circa la stessa del gatto N/N (circa 1,8 volte di più rispetto ai gatti N/N, ovvero 9,7%);
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P/P (o HCM/HCM): la mutazione del gene MYBPC3 è presente in entrambi gli alleli. Il gatto risulta omozigote positivo e ha una probabilità molto più elevata di sviluppare la malattia (circa il 55% dei gatti P/P sviluppano l'HCM).
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L'importanza dello screening ecocardiografico
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Perché circa il 5.4% dei gatti N/N sviluppa ugualmente la malattia anche se è negativo al test genetico? Perché, come scritto poc'anzi, esistono diverse mutazioni genetiche che ad oggi non sono ancora state identificate. È per questo motivo che è fondamentale effettuare uno screening ecocardiografico su tutti i riproduttori in modo da valutare lo spessore del miocardio nelle diverse porzioni della parete ventricolare sinistra e del setto interventricolare.
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In conclusione è buona norma affidarsi a un veterinario cardiologo per sottoporre il proprio Maine Coon a un ecocardiogramma. L’età migliore per effettuare questa visita è tra i 15 e i 18 mesi di età; sarà poi il veterinario, in base agli esiti dell’ecocardio, a indicare quando dovrà essere effettuato un secondo controllo.
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