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GLUCIDI

I glucidi comprendono molecole composte da carbonio, ossigeno e idrogeno, con alcune caratteristiche chimiche in comune. Ad eccezione di glucosio sanguigno, glicogeno di muscoli e fegato e lattosio del latte, i glucidi appartengono al regno vegetale: tutti i vegetali contengono glucidi, dal saccarosio della barbabietola alle fibre più indigeste della corteccia degli alberi. Dal momento che sintetizza il glucosio necessario alle cellule a partire dagli amminoacidi,  il gatto  potrebbe vivere  senza glucidi  nell’alimentazione.  Il funzionamento  dell’organismo  migliora

però notevolmente con l’apporto di glucidi. Benché glucosio, saccarosio, lattosio o gli amidi abbiano la sola funzione di fornire energia, l’origine botanica e il grado di cottura incidono sullo svolgimento della digestione. La presenza di amido mal cotto nell’alimento, infatti, può provocare diarrea, poiché l’amido fermenta nell’intestino crasso creando richiamo di acqua; le fibre hanno poi un grande valore per il transito intestinale e per l’equilibrio della flora batterica, in particolar modo i frutto-oligo-saccardi (FOS) e i mannano-oligo-saccaridi (MOS) svolgono un ruolo fondamentale.

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Gli amidi

Gli amidi sono catene glucidiche composte da migliaia di molecole di glucosio unite tra loro da legami chimici semplici. Forniscono energia in seguito alla degradazione delle catene, che avviene durante la digestione dove le molecole di glucosio vengono progressivamente assorbite dall’intestino. Sono sostanze di riserva proprie dei vegetali (semi di cereali, tuberi di patata o di tapioca) e costituiscono dal 50 al 70% dei cereali.

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Gli zuccheri

Il termine zucchero indica molecole quali saccarosio, glucosio, fruttosio o lattosio. Sebbene il lattosio abbia una funzione di apporto energetico nel gattino per la sua assimilazione è necessario un enzima, la lattasi, che scompare però nel momento in cui l’animale non consuma più latte. Poiché i gatti sono in grado di sintetizzare in modo autonomo il glucosio, a partire dalle proteine, gli zuccheri non presentano alcuna utilità nutrizionale per loro...  inoltre sono molto poco sensibili ai sapori dolci.

 

Le fibre alimentari

Le fibre, gli elementi di sostegno delle piante, raggruppano sostanze vegetali fibrose, solubili o insolubili, quali cellulosa, emicellulosa, pectina, lignina e fibre oligo-saccaridiche. La cellulosa non ha un grande significato dal punto di vista nutrizionale, anche se è possibile trovare la dicitura “cellulosa grezza” nelle analisi presenti sulle etichette degli alimenti. La funzione delle fibre dipende dalla loro natura: se sono indigeribili e insolubili fungono da zavorra per l’intestino, ossia gli permettono di funzionare dal punto di vista meccanico, stimolando la peristalsi; se sono solubili (FOS e MOS) svolgono una funzione importante per la salute e l’igiene del tubo digerente.

 

I FOS, i frutto-oligo-saccardi

I FOS sono fibre fermentescibili, sintetizzate dall’Aspergillus Nigricans e composte da una molecola di glucosio e una di fruttosio. Se non digerite, vengono rapidamente fermentate dai batteri presenti nel colon liberando acidi grassi di piccole dimensioni che svolgono diverse funzioni: acidificano l’ambiente intestinale, costituiscono nutrienti privilegiati per il mantenimento e il rinnovamento cellulare e rivestono le pareti dell’intestino crasso favorendo l’insediamento di una flora batterica specifica. Numerosi sono gli effetti benefici dei FOS, dall’inibizione della crescita dei batteri patogeni, al miglioramento di digestione e assorbimento dei nutrienti.

 

I MOS, i mannano-oligo-saccaridi

Come i FOS, i MOS, fibre provenienti dal rivestimento dei lieviti e formate da una molecola di glucosio e una di mannosio, contrastano i batteri patogeni, ma con differente modalità di azione: ne impediscono il fissaggio alla mucosa dell’intestino. Oltre a questo, migliorano inoltre direttamente l’efficacia delle difese immunitarie dell’organismo.

 

Le mucillagini

Le mucillagini sono fibre idrosolubili che compongono l’involucro di vari semi, quali ad esempio quelli di Psyllium. Quando fissano l’acqua le mucillagini si gonfiano, creando un gel che aumenta la viscosità del contenuto intestinale e migliorando il transito digestivo: la progressione delle materie fecali nel colon è più regolare e la lubrificazione indotta dal gel facilita l’eliminazione.

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