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LIPIDI

I lipidi sono indispensabili, sono la fonte energetica di riferimento per il gatto, che li ossida grazie all’ossigeno per trarne l’energia di cui ha bisogno, ma senza un razionamento rigoroso il loro eccesso può condurre il gatto all’obesità. Costituiscono una famiglia di sostanze, comunemente denominate grassi, i cui rappresentanti principali, formati da acidi grassi e glicerolo, sono i trigliceridi. I lipidi possono essere semplici, come i trigliceridi o le cere, o complessi,  ad esempio  i fosfolipidi  delle membrane  cellulari.  Alcuni acidi  grassi sono  poi  detti  essenziali  poiché

hanno inoltre una funzione strutturale per la cellula oppure sono precursori di alcuni ormoni. Tutti gli alimenti ricchi di grassi animali (burro, sego, strutto, uova, grasso di pollo, olio di pesce) e vegetali (oli, semi oleaginosi) sono fonte di lipidi alimentari.

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Gli acidi grassi

Gli acidi grassi sono i principali costituenti dei lipidi e vengono classificati, a seconda del numero di atomi di carbonio che li compone, in a catena corta, lunga o media. Possono essere saturi, ossia senza doppio legame tra due molecole di carbonio, o insaturi, ossia con da 1 a 6 doppi legami tra le molecole. Gli acidi grassi insaturi, abbondanti negli oli alimentari, sono più fragili dei saturi, si alterano per effetto di luce e calore e irrancidiscono a causa dell’ossigeno. In particolare l’irrancidimento può essere pericoloso per la formazione di composti complessi, i perossidi: ecco perché negli alimenti industriali vengono aggiunti gli antiossidanti.

Le funzioni degli acidi grassi sono differenti: quelli saturi sono esclusivamente fonte di energia, se a catena corta sono molto utili per gli animali diabetici e nei cuccioli poiché la forniscono rapidamente; i polinsaturi, invece, hanno funzioni strutturali e, tra questi, i precursori delle serie chimiche omega 3 e omega 6 hanno funzioni essenziali e non possono essere sintetizzati dall’organismo.

 

Gli acidi grassi omega 6

Gli acidi grassi della serie omega 6 sono indispensabili sul piano biologico e derivano tutti da un acido grasso essenziale: l’acido linolenico. Da questo derivano poi acidi grassi più lunghi, ma molto importanti: l’acido gamma linolenico, o GLA, e l’acido arachidonico.

Gli acidi grassi omega 6 sono indispensabili per la sintesi delle molecole ad attività ormonale, dette prostaglandine, e agiscono su salute della pelle e qualità del pelo, nonché sulle funzioni riproduttive dell’animale. In genere gli oli vegetali sono ricchi di omega 6, ma anche alcuni grassi animali molto insaturi, come il grasso di maiale e di pollame, contengono notevoli quantità di acido linolenico.

 

L’acido gamma-linolenico

Gli acidi grassi come il GLA, contenuti in oli quali borragine, onagro e cassis, permettono alle membrane cellulari di mantenere fluidità, indispensabile per gli scambi vitali tra le cellule. La supplementazione di GLA inoltre favorisce la produzione di prostaglandine di tipo I, dagli effetti antinfiammatori, che avviene a scapito della quella di prostaglandine di tipo II, con effetti pro-infiammatori. Nel gatto il passaggio da acido linolenico a GLA è delicato, dato che l’enzima responsabile della trasformazione presenta un’attività esigua.

 

Gli acidi grassi omega 3

Gli acidi grassi omega 3 derivano dall’ALA, l’acido alfa-linolenico, presente in alcuni oli vegetali quali quelli di lino, colza e soia. Hanno molteplici vantaggi per l’organismo: tramite l’inibizione della sintesi di alcuni mediatori chimici dell’infiammazione, ricoprono un ruolo antinfiammatorio, migliorano l’ossigenazione cerebrale, nei soggetti anziani, e migliorano le capacità di apprendimento, nei soggetti giovani. Tra gli acidi grassi omega 3 un ruolo di particolare rilievo è rivestito dall’acido eicosapentaenoico, EPA, e dall’acido docosapentaenoico, DHA.

 

EPA e DHA

Gli acidi grassi omega 3 a catena lunghissima EPA e DHA sono presenti nel latte materno e sono indispensabili allo sviluppo del cervello e della retina dell'embrione e del feto: la maturità del sistema nervoso nei soggetti giovani è tanto maggiore quanto il tenore di DHA del latte materno è elevato. Si trovano poi in forma concentrata negli oli di pesce grasso dei mari freddi, come salmone, sgombro, ippoglosso, aringa e mallotto, oltre che nel fitoplancton e nelle alghe unicellulari. Tra tutti gli organi, il cervello è quello che contiene DHA nel massimo grado, motivo per cui viene anche chiamato acido cervonico, e i felini salvatici lo assumono cibandosi del cervello delle loro prede. EPA e DHA sono inoltre noti per le loro proprietà antinfiammatorie e l'aggiunta nell’alimento presenta ulteriori vantaggi: questi acidi proteggono la funzionalità cardiaca, incidendo sulla fluidificazione del sangue, la funzionalità renale, grazie all’azione anti-ipertensiva, e limitano il rischio tumorale.

 

L’acido linoleico coniugato

Detto anche CLA (Conjugated Linoleic Acid), l’acido linoleico coniugato si trova negli ingredienti di origine animale quali latticini, carne e grassi, ma la sua aggiunta nell'alimento industriale avviene mediante forme sintetiche. I diversi isomeri del CLA sono stati ampiamente studiati per via di proprietà benefiche potenziali: effetti sul cancro, sull'aterosclerosi, sul sistema immunitario e sul diabete oltre che, grazie all’azione anti-adipogenica dovuta a un effetto sulla regolazione del metabolismo del glucosio e degli acidi grassi, a livello delle cellule dei tessuti adiposi, nel contesto della lotta contro l'obesità.

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