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PROTIDI
Il gatto ha un fabbisogno di proteine elevato, specie in stati fisiologici particolarmente esigenti, quali crescita, gestazione e lattazione, poiché i fenomeni di costruzione e di rinnovamento che comportano sono più intensi. Gli amminoacidi, derivanti dalla degradazione delle proteine alimentari nel tubo digerente, permettono la sintesi di nuove proteine che saranno necessarie alla costruzione e al rinnovamento di organi e strutture, al veicolo di alcune molecole (proteine di trasporto), all’invio di messaggi da un organo all'altro (ormoni) e alla lotta contro le malattie
(anticorpi). Le proteine si trovano in forma concentrata nei prodotti animali, come carne, pesce, uova e latticini, e in alcuni prodotti vegetali, quali glutine di cereali, lenticchie, piselli, soia e lievito.
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Gli amminoacidi
Gli amminoacidi sono gli elementi di base che costituiscono le proteine e i loro derivati. Le proteine racchiudono complessivamente una ventina di amminoacidi, di cui solo 11 nel gatto si rivelano indispensabili nell'alimentazione, dato che l'organismo non è in grado di fabbricarli. L'alimento può contenere anche gli altri amminoacidi, ma il loro apporto è meno significativo poiché essi hanno una funzione meno specifica. Gli amminoacidi derivanti dalle proteine alimentari sono gli elementi costitutivi di tutte le proteine sintetizzate dall'organismo, necessarie al suo funzionamento vitale e alle sue funzioni fisiologiche.
Gli amminoacidi essenziali: arginina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, taurina, treonina, triptofano, valina
Gli amminoacidi essenziali non possono essere sintetizzati dall'organismo: devono quindi obbligatoriamente essere presenti nell'alimentazione, in quantità e proporzioni idonee. Le proteine alimentari dette "ad alto valore aggiunto", come quelle di uovo, carne e pesce, isolato di soia, caseina del latte, sono quelle che sommano una buona digeribilità a una ricchezza di amminoacidi essenziali.
L'assenza di uno solo di questi amminoacidi arresta la sintesi proteica normale, necessaria al corretto funzionamento dell'organismo, e costringe quest’ultimo a utilizzare le proprie proteine per la sintesi di quelle mancanti. È un processo questo che però mette progressivamente in pericolo la vita dell’animale: la crescita del cucciolo è rallentata e, nell'animale adulto, alcune funzioni essenziali sono disturbate, come ad esempio l’eliminazione dei rifiuti azotati o la sintesi dell'emoglobina.
Gli amminoacidi solforati: la metionina e la cisteina
Sebbene solo la metionina sia considerata un amminoacido essenziale, la somministrazione di cisteina in quantità sufficiente permette all’organismo di economizzarla per altre funzioni. Entrambe sono particolarmente abbondanti nelle proteine dell'uovo, del pesce e nella caseina del latte oltre che nel glutine di frumento e di mais.
Gli amminoacidi solforati svolgono un ruolo essenziale per la sintesi della principale proteina del pelo, la cheratina. L'insufficiente apporto di questi amminoacidi si traduce in caduta del pelo, rallentamento della crescita e manto di aspetto generale opaco e fragile… I meccanismi di sintesi per il mantenimento di pelle e pelo possono rappresentare fino al 30% del fabbisogno proteico quotidiano di un animale adulto. Il metabolismo di metionina e cisteina produce acido solforico, eliminato per via urinaria. Per questa ragione, il regime naturale dei carnivori, ricco appunto di amminoacidi solforati, produce tendenzialmente urina acida.
L’arginina
L'arginina, abbondante nei tessuti di origine animale, come i muscoli, la pelle o i peli, è un amminoacido essenziale per il gatto. Un cucciolo neonato, nutrito con latte artificiale con contenuto di arginina insufficiente, sarà presto affetto da cataratta, all'origine della cecità dei cuccioli. È stato anche dimostrato che l'arginina riduce i disturbi respiratori provocati dall'aumento di CO2 durante lo sforzo ed è inoltre importante per il funzionamento dei meccanismi immunitari. L'arginina partecipa, a partire dall'ammoniaca, alla sintesi dell'urea: se nell'alimentazione manca l'arginina, il gatto può manifestare in poche ore segni clinici di intossicazione da ammoniaca (iperammoniemia) con sintomi quali vomito, ipersalivazione e disturbi nervosi; la carenza, se non contrastata rapidamente, può condurre l'animale alla morte.
La glutammina
La glutammina è sintetizzata da numerosi tessuti, ma quando il bisogno aumenta, la produzione da parte dell'organismo potrebbe essere insufficiente. Il glutine di frumento è una buona fonte di glutammina (ne contiene quasi il 40%) e nell'alimentazione dei neonati viene utilizzato in sostituzione delle proteine del latte. Anche se non fa parte dell'elenco degli amminoacidi essenziali è molto importante per il metabolismo delle cellule che si rinnovano rapidamente, come quelle del tubo digerente e del sistema immunitario, e viene quindi considerata un amminoacido "condizionatamente essenziale”. È utilizzata dalle cellule della mucosa intestinale come fonte di energia. Un apporto insufficiente, sommato a una forte domanda nei soggetti in fase critica, come malattia o stress intenso, può compromettere l'integrità della barriera intestinale, con il rischio che i batteri intestinali possano passare nella circolazione del sangue. Una supplementazione di glutammina può rivelarsi utile per ridurre il rischio di atrofia dei villi intestinali e dopo un periodo di disturbi digestivi. La glutammina esercita poi diverse funzioni legate alla sintesi delle proteine: è un precursore dei componenti che entrano nella composizione del DNA cellulare, regola alcuni processi di sintesi epatica e partecipa ai processi di detossificazione.
La lisina
La lisina, abbondante nelle proteine animali, in particolare nella carne e nella caseina del latte, e nelle proteine di soia, è un amminoacido essenziale, per cui deve essere fornita obbligatoriamente mediante l'alimentazione per la sintesi delle proteine. Nel cucciolo una carenza di lisina comporta, per esempio, un ritardo nella crescita. Oltre alla principale funzione di sintesi delle proteine, alcuni studi hanno dimostrato l'utilità della lisina nella lotta contro la virosi da Herpes Virus del gatto. Questo virus, uno degli agenti responsabili delle malattie delle vie respiratorie superiori del gatto, provoca generalmente segni clinici più gravi, soprattutto a livello oculare, e può portare alla morte i gattini non immunizzati: la supplementazione di lisina limita l'intensità dell'escrezione virale e dei segni clinici nei soggetti infetti. Importante è infine ricordare che la lisina è molto sensibile al calore: un trattamento termico troppo aggressivo provoca una reazione con gli zuccheri, la reazione di Maillard, che la rende indisponibile per l'organismo: ad esempio, durante l’allattamento artificiale se si riscalda troppo il latte si provoca questa reazione tra la lisina e il lattosio.
La tirosina e la fenilalanina
La tirosina è fornita direttamente nell'alimentazione, latte e latticini sono ottime risorse di questo amminoacido, mentre per quanto riguarda le fonti vegetali, solo il riso ne contiene quantità non trascurabili, oppure è sintetizzata a partire dalla fenilalanina. Queste due molecole intervengono nel funzionamento efficace del cervello e nella funzione riproduttiva: una supplementazione in tirosina agisce quindi positivamente sulla fertilità. Riveste poi un ruolo importante nella pigmentazione di pelo e iride: una carenza, nei soggetti che hanno il mantello scuro o nero, provoca una tonalità rossastra del pelo. La tirosina è infine precursore di diversi ormoni quali dopamina, noradrenalina e adrenalina.
La taurina
La carne è la principale fonte naturale di questo amminoacido essenziale. A differenza degli amminoacidi classici, non partecipa alla sintesi delle proteine. Rende però possibile la sintesi dei sali biliari da parte del fegato e agisce sul flusso di calcio tra l'interno e l'esterno della cellula. Questo le permette di agire anche sul funzionamento cardiaco, rendendola fondamentale nella prevenzione e nel trattamento delle cardiomiopatie dilatative. Le sue virtù protettive contro i radicali liberi, inoltre, ne fanno un antiossidante efficace nella lotta contro l'invecchiamento. Infine, svolge il ruolo di precursore per la sintesi dei lipidi complessi della pelle, i glicosfingolipidi, dalle proprietà antimicrobiche.
Gli amminoacidi a catena ramificata o BCAA: la leucina, l’isoleucina e la valina
Tra gli amminoacidi essenziali, la leucina, l'isoleucina e la valina formano la categoria degli amminoacidi a catena ramificata e rappresentano almeno un terzo degli amminoacidi essenziali che entrano nella composizione delle proteine muscolari. I BCAA dovrebbero permettere di aumentare la massa magra e di prevenire il decadimento muscolare nei soggetti cachettici e/o cancerosi. Sono inoltre capaci di stimolare la sintesi delle proteine e di rallentare la degradazione nei muscoli.
La carnitina
La carnitina è un amminoacido non essenziale, che l'organismo è di norma in grado di produrre a partire da lisina e metionina. Diventa indispensabile nell'alimentazione solo quando l'organismo non può sintetizzarne abbastanza per soddisfare il proprio fabbisogno: la carnitina è abbondante nelle carni fresche, in particolare quelle di pecora e agnello, mentre è trascurabile nei vegetali. La sua struttura chimica ammette due forme della molecola, denominate D e L. Solo la L-carnitina è attiva ed efficace. Sul piano fisiologico, questo amminoacido facilita l'uso dei grassi come carburante della cellula ed è dunque molto utile durante lo sforzo fisico, in particolare di lunga durata, e può accelerare il dimagrimento di un animale obeso. La principale produzione di energia nel gatto avviene soprattutto grazie all'ossidazione dei grassi nei mitocondri. La carnitina interviene a questo livello, rendendo possibile il trasporto degli acidi grassi attraverso la membrana che ricopre ciascun mitocondrio. La carnitina, inoltre, ha una funzione importante ai fini della riproduzione: un supplemento di carnitina durante gestazione e lattazione fa aumentare il numero di componenti della cucciolata nonché il peso dei neonati.