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il giusto

ALLEVATORE

Un gatto per essere definito di razza deve sempre essere accompagnato da un Certificato Genealogico, o Pedigree, rilasciato da un Club o da una Associazione ufficialmente riconosciuti. Un gatto senza Pedigree... è sempre considerato un gatto meticcio. Questo anche se l'allevatore afferma che è di razza pura: senza Pedigree rimane un gatto meticcio. In questa categoria possiamo trovare di tutto, da micetti con genitori sconosciuti a gatti risultato di incroci, a gatti figli di genitori con Pedigree, ma che per svariati motivi non dovevano riprodursi. 

La tipica motivazione addotta per non rilasciare il Pedigree a un gatto è perché il prezzo del documento è molto elevato. Questo è del tutto privo di fondamento dal momento che richiedere il Pedigree costa tra i 10 e i 20€, a seconda dell'Associazione che lo rilascia. Ovviamente per poter registrare i cuccioli l'allevatore deve seguire le regole imposte dall'Associazione... è forse questo che lo “scucciolatore” non vuole fare?

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Sia che si decida di adottare un trovatello sia che si opti per l'acquisto di un gatto di razza, il consiglio è lo stesso: tutti i gatti hanno lo stesso valore, come esseri viventi e come animali domestici, e quindi la stessa identica cura deve essere data a entrambi.

Ogni gatto deve essere vaccinato, seguito da un veterinario e deve rimanere con la mamma sino all'età di almeno 12 settimane. 

Alcune Associazioni permettono la registrazione dei gatti meticci e rilasciano un certificato come "gatto di casa". Questi mici possono anche partecipare alle esposizioni feline nella categoria a loro dedicata, purché siano sani, vaccinati e sterilizzati se hanno più di otto mesi (in TICA) o dieci mesi (in FIFE).

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Gatto di razza: trovare l’allevatore giusto

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Il solo fatto che un allevatore sia membro di un’Associazione Felina non garantisce che sia un buon allevatore. Come riconoscere quindi un buon allevatore?

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Il primo suggerimento è di contattare più allevatori, fare domande e chiedere consigli. Chi vi dà l’impressione di sapere cosa sta facendo? Chi vi sembra disposto ad aiutarvi nella ricerca e chi invece è interessato unicamente a vendervi uno dei propri gattini? Se è interessato ad aiutarvi a trovare l’allevamento giusto, è molto probabile che sarà anche disponibile ad aiutarvi in caso di problemi con il micio quando già lo avrete a casa. L'allevatore sta indagando per capire se la vostra casa è adatta ad accogliere di un cucciolo? Non è sintomo di sfiducia, ma significa che ci tiene ai suoi gatti... in altre parole, è un buon segno.

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Quando avete trovato uno o più allevatori che vi sono sembrati bravi e competenti, allora è giunto il momento di visitare i loro allevamenti. Nel pianificare le visite tenete a mente che le malattie contagiose possono essere facilmente trasportate da un allevamento all'altro, anche se i gatti presenti sembrano decisamente sani: è meglio quindi evitare di programmare visite ad allevamenti differenti nell'arco dello stesso giorno.

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La visita agli allevamenti

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Come dice il proverbio la prima impressione è spesso quella giusta; i pensieri che vi passano per la testa al momento dell'accoglienza sono quelli che dovreste ricordare. Provate a soffermarvi su come si comportano i gatti in casa. Si avvicinano e salutano o scappano e si nascondono? Sembrano spaventati, aggressivi o sono curiosi, calmi e sereni? Sembrano sani e vigili?

Che aspetto ha mamma gatta? Se ha avuto una cucciolata numerosa è frequente che sia un po' magra, ma una micia che ha avuto 3-4 gattini non dovrebbe esserlo eccessivamente.

A quali parti della casa hanno accesso i gatti? Sembra che siano abituati a stare nella stanza in cui li vedete oppure sono intenti a esplorarla come se non la conoscessero? Si possono notare delle differenze nel loro comportamento se si trovano in una zona familiare o in una che non sono soliti frequentare. Indipendentemente da questo alcuni gatti potrebbero essere nervosi e spaventati, e cercare un luogo "sicuro"; altri potrebbero essere audaci e curiosi: la loro reazione dipende in parte dal loro temperamento e in parte dalla socializzazione.

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Non abbiate paura di porre domande. Chiedete ciò che volete sul comportamento dei gatti adulti, scoprite quanto spazio hanno a disposizione per muoversi e quanti ce ne sono. Guardatevi intorno e osservate le strutture a loro dedicate, come i tiragraffi, le zone di riposo o i giocattoli. Fate attenzione anche allo standard igienico: c'è odore di gatto? Se c'è un maschio intero nel gruppo non è infrequente sentirne l'odore, ma questo non significa che la casa debba puzzare. Generalmente è abbastanza semplice identificare l'odore "vecchio e radicato": molto probabilmente questa è la prima cosa a cui reagirà il vostro olfatto quando entrerete in casa. Dovreste anche fare attenzione al numero di lettiere in funzione del numero di gatti. Date inoltre un'occhiata alle ciotole per cibo e acqua. Se tutto è bello e pulito il rischio di diffusione di infezioni e malattie sarà notevolmente ridotto.

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Scegliete di acquistare il vostro gatto da un allevatore esperto con gatti sani, una persona con cui sentite di avere un buon feeling e che è interessato a voi, al cucciolo e alla vita che farete insieme.

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Assolutamente da NON fare

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Non acquistate mai un gattino da un cattivo allevatore per pietà nei confronti del piccolo! Se è vero che "salverete" quel micetto contemporaneamente incoraggerete “l'allevatore” ad avere altre cucciolate. E questo porterà ulteriori sofferenze ai suoi riproduttori e ai futuri cuccioli...

Piuttosto, se visitate un allevamento in cui i gatti vivono in cattive condizioni, informate l’Associazione di cui l'allevatore è membro e/o il responsabile della protezione animali di zona, in modo che possano intraprendere il giusto percorso per la tutela dei mici.

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