top of page

l'omeostasi

SENSORIALE

L'omeostasi sensoriale è l’equilibrio che si instaura durante lo sviluppo comportamentale tra l'individuo e l'ambiente che lo circonda. Ogni qual volta degli stimoli perturbano questo equilibrio l'organismo mette in atto un comportamento al fine di ristabilirlo.

Durante lo sviluppo comportamentale, a seconda della qualità e della quantità delle stimolazioni, i sistemi sensoriali imparano a discriminare gli stimoli. Il gatto quindi sviluppa la capacità di adattarsi al livello di stimolazione mediamente presente nell'ambiente e definisce la soglia di reazione. Lo stato di equilibrio, caratterizzato dell'assenza di risposte emozionali al di sotto della stimolazione media dell'ambiente, corrisponde allo stato di omeostasi sensoriale.

​

Per la costruzione di una corretta omeostasi sensoriale è fondamentale che il gattino interagisca con gli stimoli esterni, esplorando il mondo che lo circonda e comunicando sia con i conspecifici sia con individui di altre specie. Un ambiente eccessivamente rumoroso, stressante e non gestito da consimili potrebbe rendere il gattino ipersensibile, con conseguente iperattività difficilmente gestibile nel momento in cui diventerà adulto. In un ambiente povero o privo di stimoli il gattino potrebbe, invece, non essere in grado di adeguarsi alle situazioni che dovrà affrontare con il trascorrere del tempo sviluppando dapprima una risposta ansiosa, poi fobica per giungere poi all’ultimo stadio della sindrome da privazione sensoriale, trasformandosi in apatico e poco rispondente agli stimoli. Il gattino descritto nella prima situazione sarà un adulto eccessivamente attento a ciò che lo circonda, ma incapace di concentrarsi su un singolo stimolo; sempre in movimento, ma incapace di concludere correttamente una sequenza comportamentale, con cambio di attività prima di raggiungere il risultato delle azioni iniziate, e potenzialmente aggressivo. Talvolta sarà anche visibile una contrazione dei muscoli pelliciai della schiena, detta rolling skin syndrome. Nel secondo caso l’atteggiamento principale del gatto sarà di evitamento: si nasconderà e reagirà aggressivamente ai tentativi di manipolazione; saranno poi assenti gli atteggiamenti di gioco e di affetto e il gatto tenderà a trascorrere la maggior parte della giornata dormendo in luoghi nascosti.

Con il passare del tempo, se l'ambiente circostante non verrà percepito dal gatto come minaccioso, questi problemi comportamentali si affievoliranno, ma non scompariranno mai del tutto: avendo origine nell'età del primo sviluppo, sarà molto difficile, se non impossibile, recuperare una condizione stabile e serena nell'età adulta. Ecco perché l’ambiente in cui verrà cresciuto il gattino e la scelta di un allevatore preparato sono fondamentali per la costruzione di un adulto equilibrato.

​

La creazione dell’omeostati sensoriale è anche direttamente influenzata dal livello di acquisizione degli autocontrolli. I gattini, attraverso il gioco con i fratelli e le punizioni della madre, imparano a moderare la foga, a controllare l'intensità del morso e a retrarre le unghie quando giocano. Per una acquisizione corretta è basilare non separare troppo presto il gattino dalla madre e dal resto della nidiata. Se queste condizioni si realizzano, il gattino sarà in grado di modulare il proprio comportamento a seconda dello stimolo.

​

Il contesto in cui il gattino sarà inserito in seguito all'adozione è infine molto importante: l’ambiente dovrà essere sufficientemente stimolante e la famiglia dovrà proporre al piccolo le attività iniziate in allevamento (spazzolatura, taglio delle unghie, bagnetto, ecc.) almeno fino al quinto-sesto mese, per permettere la fissazione nella memoria del maggior numero di esperienze possibile.

bottom of page