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POLIDATTILIA

La polidattilia (dal greco polys "molto" e daktylos "dito") è una condizione caratterizzata dalla presenza di dita supplementari rispetto al numero di dita osservate nella maggior parte degli individui della stessa specie. Questa condizione, che può essere congenita o ereditaria, è stata descritta in numerose specie animali come l’uomo, il gatto, il topo, il maiale e la gallina. Gli embriologi riconoscono due tipi di polidattilia (Hamelin, 2011):​

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  • pre-assiale, dove le dita supplementari sono situate sul bordo mediano dell’arto (negli umani quindi dalla parte del pollice);

  • post-assiale, dove le dita supplementari sono situate sul bordo laterale dell’arto (negli umani dunque dalla parte del mignolo).

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Il Maine Coon polidattile

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Che alcuni dei gatti da fattoria alla base della razza Maine Coon fossero polidattili è una certezza, anche se la loro vera origine, ad oggi, è unicamente supposta. Con buona probabilità giunsero sulle coste americane insieme ai capitani delle navi inglesi, che, secondo una credenza popolare, li ritenevano fortunati e migliori cacciatori di topi. Si insediarono in particolare nell’area di Boston, già dalla fondazione fiorente porto e città commerciale. A sostegno di questa tesi è un articolo pubblicato nel 1998 sulla rivista "Cat Watch": i ricercatori della Cornell University, esaminando studi precedenti, conclusero che la polidattilia, dovuta ai gatti esportati dall'Inghilterra nella metà del XVII secolo, si manifestò con forte probabilità inizialmente proprio in quell'area. Tra gli studi presi in esame è interessante ricordare le considerazioni del dottor Neil B. Todd, professore a contratto presso il dipartimento di Biologia della Boston University. Combinando l’amore per la storia con l’interesse per la genetica, il dottor Todd compì numerosi viaggi per mappare la distribuzione della frequenza genetica del gatto domestico. Gli studi che condusse in Canada, New England, New Brunswick e Nuova Scozia, dove i gatti polidattili costituivano più del 10% della popolazione, gli permisero non solo di supportare la probabile origine nel New England, ma di correlare la presenza di questi gatti ai flussi migratori umani. Nel dettaglio, tanto la presenza di polidattili entro la metà del XVIII secolo era elevata a Boston, tanto lo era al pari ad Halifax negli anni '70 del '900. Fondata nella seconda metà del XVIII secolo, Halifax fu inizialmente centro di attività commerciali legate al New England, per divenire poi rifugio per migliaia di lealisti in fuga dalla ribellione americana. Le persone che quindi emigrarono ad Halifax trasportarono più di merci, servizi e convinzioni politiche: esportarono anche i loro gatti polidattili.

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Tornando al Maine Coon, gli allevatori dell’epoca sapevano bene quanto i polidattili fossero attestati nella razza. Nel marzo del 1976, Beth Hicks, titolare dell'allevamento Tanstaafl, in un'intervista a Don Shaw, giudice TICA all breed, genetista e schietto redattore di articoli sulla genetica per il giornale “Cats”, dichiarava: "Non so se ne siete al corrente, ma negli anni 50 uno studio fatto in una università ha mostrato che il 40% dei Maine Coon erano polidattili. Era prima che entrassero nel circuito espositivo." L'intervista, digitata e trascritta parola per parola, venne pubblicata nell'estate del 1976 sul "The Scratch Sheet", con il titolo "The origin of the Maine Coon". In seguito, anche il Maine Coon FIFe Breed Council confermò queste parole, stimando in una relazione che la polidattilia fosse presente in circa il 40% della popolazione di origine. I polidattili fanno dunque parte del pedigree della maggior parte dei Maine Coon di oggi e 3 sono gli allevamenti che hanno dato il contributo maggiore alla loro selezione: Choate (o Tarbox) Cattery di Lida Choate, Pussyfoot (o Pussytoes) Cattery di Hannah Dreckman, e Dirigo Cattery di Beth Kus.

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Genetica della polidattilia

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È del 1947 il primo studio sulla genetica della polidattilia. Prendendo in analisi diverse generazioni di gatti, il dottor Danforth ne studiò l'ereditarietà al fine di valutare con che frequenza comparissero dita aggiuntive: le sue conclusioni furono che fosse causata da un gene dominante variabilmente espresso; non trovò inoltre alcuna indicazione che questo gene fosse dannoso o letale in omozigosi e nemmeno che la polidattilia fosse associata ad altre anomalie, quali l'ipoplasia radiale.

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Oggi sappiamo che la polidattilia non è causata da una mutazione genica, ma nel Maine Coon è il risultato di una singola mutazione puntiforme, detta mutazione Hemingway" (Hw), in un gene regolatore chiamato ZRS, responsabile dell'espressione del gene Shh che determina la formazione delle dita nelle zampe del gatto (Lange et al., 2014). Questo suggerisce che la natura della polidattilia pre-assiale nei gatti sia simile a quella di altri mammiferi, quali topi ed umani, producendo fenotipi specifici per gli arti, senza altri difetti fisici o fisiologici. Sia Lange che Hamelin documentano una grande variabilità nell'espressione della polidattilia nei gatti, concludendo che queste singole mutazioni puntiformi non hanno evidenti conseguenze nefaste per il benessere degli animali. Hamelin inoltre, in uno studio del 2017 giunge alla conclusione che la polidattilia non solo influenzi il numero e la conformazione delle dita, ma anche la conformazione di carpo e tarso, senza alcuna apparente conseguenza deleteria sul benessere felino; nel 2020 che nei gatti Maine Coon sia ereditata come tratto autosomico dominante a penetranza incompleta ed espressività variabile, caratterizzato da eterogeneità genetica nella razza (Hamelin, 2020).

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Finora 3 sono le mutazioni individuate nei gatti polidattili: oltre alla già citata Hw, propria del Maine Coon e del PixieBob, le mutazioni UK1 e UK2 sono presenti nei gatti domestici britannici a pelo corto (Lettice et al., 2008). La mutazione Hw si traduce in fenotipi differenti, con zampe da 2 a 8 dita extra. In generale, l'espressione fenotipica della polidattilia ha mostrato una grande variabilità, non solo nel numero di dita ma anche nella loro conformazione (Lange et al. 2014; Raccolta dati PolyTrak; Hamelin, 2016).

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                                                zampe normali                             zampe polidattili                              zampe polidattili

                                                                                                        (mitten foot)                       (patty foot o zampa guantata) 

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                                                normale            1 dito in più            2 dita in più           3 dita in più              patty foot

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Morfologia delle zampe

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Nello studio del 2011 Hamelin ha osservato che vi è una variazione della conformazione delle dita supplementari a seconda delle linee da lei prese in considerazione che possono essere così riassunte:

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  • linea canadese: i gatti presentano polidattilia sia sulle zampe anteriori che su quelle posteriori, con un aspetto definito a “racchetta”; il numero delle dita supplementari è variabile e si possono presentare con differenti forme sia per quanto riguarda le zampe anteriori che quelle posteriori;

  • linea americana 1: i gatti manifestano polidattilia unicamente sulle zampe anteriori; il loro aspetto è definito a “guanto”;

  • linea americana 2: sia le zampe anteriori che posteriori sono polidattili. I fenotipi delle zampe anteriori combinano quanto osservato nella linea canadese e in quella americana 1; il fenotipo delle zampe posteriori invece è variabile e si possono riscontrare falangi volanti con gemma metacarpale opposta, dita completamente formate ma più piccole e magre di quelle normali, dita completamente formate di dimensioni normali o la somma delle varie possibilità ;

  • linea tedesca: la polidattilia riscontrata sulle zampe anteriori sembra essere molto vicina a quella della linea americana 1, ma le informazioni relative a questa linea sono davvero poche.

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Per quanto riguarda la linea canadese la dottoressa Hamelin ha inoltre evidenziato come la polidattilia si accompagnasse anche ad alterazione di carpi e tarsi, concludendo però che: “Non è stata trovata alcuna differenza statisticamente significativa tra la struttura scheletrica dei gatti polidattili e non polidattili, adulti e gattini, come misurato dalla larghezza della base del radio, l'asta del radio e la larghezza tra il radio e l'ulna. Lo studio radiografico ha mostrato una grande variabilità nell'espressione (o espressività variabile) della polidattilia, che non solo induce cambiamenti nelle dita, ma ha anche un impatto sull'architettura del carpo e del tarso. Questi cambiamenti morfologici non hanno mai causato zoppia in nessuno dei gatti dello studio che fosse rilevabile all'esame clinico o riportato dai proprietari. Inoltre, non è stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa nello spessore del radio e dell'ulna degli arti dei gatti polidattili e non polidattili. Infatti, le misure del raggio e del raggio-ulna erano identiche in entrambi i tipi di gatti Maine Coon dello studio. Questo contraddice la voce che le ossa dei gatti polidattili sono più grandi.

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Alterskjær Sundset M.: "The genetics of polydactyly in Maine coon cats", alterskjaer.blogspot.com

Danforth C.H.: "Heredity of polydactyly in the cat", Journal of Heredity, Issue 4, April 1947, 107–112

Hamelin A.: "La polydactylie du Maine Coon", 2011, École Nationale Vétérinaire d’Alfort. Dissertation

Hamelin A., Conchou F., Fusellier M.: "Genetic heterogeneity of polydactyly in Maine Coon cats", Journal of Feline Medicine and Surgery, first published February 18, 2020

Hamelin A., Begon D., Conchou F., Fusellier M., Abitbol M.: "Clinical characterisation of polydactyly in Maine Coon cats", Journal of Feline Medicine and Surgery, 2 January 2016

Lange A., Nemeschkal H.L., Müller G.B.: "Biased polyphenism in polydactylous cats carrying a single point mutation: the Hemingway model for digit novelty." Evolutionary Biology, 2014, 41:262–275

Lange A., Müller G.B.: "Polydactyly in development, inheritance and evolution." The Quarterly Review of Biology, 2017, 92(1).

Lettice L.A., Hill A.E., Devenney P.S., Hill R.E.: "Point mutations in a distant sonic hedgehog cis-regulator generate a variable regulatory output responsible for preaxial polydactyly." Human Molecular Genetics, 2008, 17:978-985

The FIFe Breed Council MCO and Henning Mueller-Rech: "The Maine coon standard in FIFe in history and present", 2011-2012

The PolyTrak Newsletter – Paws forEffect, 2009, "NZCF first major cat association in the world to accept the Maine coon poly!" 3(1): 3

Todd N. B.: "Cats and Commerce", Scientific American Inc., 1977,100-107

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