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VACCINI
I vaccini raccomandati per il gatto sono quelli che proteggono contro le infezioni da virus della Panleucopenia Felina (Feline Panleukopenia, FPV), Herpesvirus Felino tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1) e Calicivirus (Feline Calicivirus, FCV).
Il vaccino contro il virus della Leucemia Felina (Feline Leukaemia Virus, FeLV) non rientra tra i vaccini raccomandati dal Vaccination Guidelines Group. Il ricorso a questo prodotto va determinato dallo stile di vita, dal rischio di esposizione di ogni gatto e dalla prevalenza dell’infezione in un determinato ambiente.
Il protocollo vaccinale nel gatto: vaccini raccomandati o core
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In termini di vaccini raccomandati ai gatti è importante realizzare che la protezione fornita dai vaccini contro FCV e FHV-1 non è pari a quella raggiunta dai vaccini contro FPV. Quindi non ci si deve aspettare che i vaccini raccomandati per le malattie respiratorie feline forniscano la stessa robusta protezione, e neanche la stessa durata di immunità, dei vaccini del cane.
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I vaccini contro FCV sono stati allestiti per produrre un’immunità cross-protettiva contro diversi ceppi di FCV; tuttavia, è ancora possibile che animali adulti vaccinati si infettino e si ammalino (Pedersen et al., 2000; Schorr-Evans et al., 2003). Non esiste un vaccino per FHV-1 che protegga contro l’infezione da virus virulento e l’infezione può far sì che il virus virulento entri in latenza con la possibilità di riattivarsi durante periodi di forte stress (Richter et al., 2009; Maes, 2012). Il virus riattivato può causare segni clinici nell’animale vaccinato, oppure può essere escreto e infettare animali suscettibili causando in questi malattia.
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Il Vaccination Guidelines Group (VGG) raccomanda di eseguire una rivaccinazione annuale dei gatti contro FHV-1 e FCV in situazioni ad alto rischio. Un gatto a basso rischio può essere definito come un animale solitario che vive in casa e che non viene portato in pensione. Un gatto ad alto rischio può essere definito come un animale che viene portato regolarmente in pensione o che vive in un ambiente domestico con più gatti e con accesso all’esterno.
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La maggior parte dei gattini è protetta dagli MDA (Anticorpi di Derivazione Materna) nelle prime settimane di vita. Tuttavia, senza i test sierologici, il livello di protezione e il momento in cui il gattino diventerà suscettibile alle infezioni e potrà rispondere alla vaccinazione sono sconosciuti. Questo è correlato al livello di anticorpi materni e alla variazione nell’assunzione degli MDA tra le nidiate e tra i diversi soggetti. In generale, a 8-12 settimane di età gli MDA saranno scesi a un livello tale da permettere una risposta immunitaria attiva; tuttavia, i gattini con scarsi MDA saranno vulnerabili (e in grado di rispondere alla vaccinazione) a un’età più precoce, mentre altri avranno MDA a un titolo talmente elevato da non essere in grado di rispondere alla vaccinazione a volte fin dopo le 12 settimane di età. Il VGG ha analizzato studi recenti che suggeriscono che fino a un terzo dei gattini può non riuscire a rispondere a un ultimo vaccino somministrato a 16 settimane di età e che un certo numero di gattini può ancora avere MDA bloccanti a 20 settimane di età (DiGangi et al., 2012; Jakel et al., 2012). Il VGG sottolinea che uno di questi studi analizzava un numero relativamente basso di animali, prevalentemente di una razza, in situazioni di allevamento, e suggerisce che i dati non possono essere completamente applicabili a una popolazione felina più ampia. Ciò nonostante, il VGG ha aumentato l’età raccomandata per l’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale con i vaccini raccomandati da 14-16 settimane di età a 16 settimane o più.
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La raccomandazione del VGG per le vaccinazioni core dei gattini è la seguente: iniziare a 6-8 settimane di età e quindi ripetere le vaccinazioni ogni 2-4 settimane fino a 16 settimane di età o più. Di conseguenza, il numero di vaccinazioni della prima serie vaccinale dei gattini dipenderà dall’età alla quale si inizia la vaccinazione e dall’intervallo di rivaccinazione scelto. In base a questa raccomandazione, quando si inizia a vaccinare a 6 o 7 settimane di età, i vaccini core verranno somministrati 4 volte, mentre ne saranno sufficienti solo 3 se la vaccinazione inizierà a 9 settimane.
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Una parte integrante delle vaccinazioni raccomandate dei gattini è il richiamo che tradizionalmente viene eseguito o a 12 mesi di età o 12 mesi dopo l’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale. Lo scopo di questo vaccino è assicurare che si sviluppi una risposta immunitaria protettiva in qualsiasi gatto che può non essere riuscito a rispondere a una qualsiasi delle 3 vaccinazioni della prima serie vaccinale, più che “richiamare” la risposta immunitaria. La somministrazione di questo vaccino a 12 mesi di età è probabilmente stata scelta storicamente come il momento più adatto per chiedere al proprietario di tornare dal veterinario per una prima visita annuale di controllo. Questo implica quindi che se un gattino non è riuscito a rispondere a una qualsiasi delle vaccinazioni della prima serie vaccinale potrebbe non essere protetto fino a che non riceve questa vaccinazione a 12 mesi. Questo potrebbe spiegare i casi di malattia infettiva che si sviluppano in alcuni gattini di meno di 12 mesi vaccinati. La nuova raccomandazione VGG è di rivaccinare a 6 mesi di età, ma questa non non esclude, e non preclude, la “prima visita di controllo annuale” a 1 anno o poco più. Molti veterinari sono comprensibilmente desiderosi di controllare la salute dei loro pazienti nel momento in cui questi raggiungono la maturità scheletrica.
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Il protocollo vaccinale nel gatto: vaccini non raccomandati
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Per quanto riguarda il vaccino contro il virus della leucemia felina molti esperti di medicina felina ritengono che, anche se la prevalenza dell’infezione da FeLV è oggi notevolmente ridotta in molte parti del mondo grazie a programmi di controllo di successo (Weijer and Daams, 1976; Weijer et al., 1986, 1989; Meichner et al., 2012), in aree geografiche in cui l’infezione da FeLV rimane prevalente qualsiasi gatto di meno di 1 anno di età con uno stile di vita che prevede contatti con l’esterno (o anche convivente con un gatto che va all’esterno) dovrebbe ricevere il beneficio della protezione dato dalla vaccinazione di routine con 2 dosi di vaccino somministrate a 2-4 settimane di distanza partendo non prima delle 8 settimane di età. Questa analisi del rapporto “rischio/beneficio” per FeLV deve rappresentare una parte di routine del colloquio fatto con il proprietario per la vaccinazione del gatto, e devono essere vaccinati solo i gatti FeLV-negativi.
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Altri vaccini: il vaccino contro la Rabbia
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Un esempio particolare di un vaccino che può essere considerato raccomandato solo in alcune nazioni è quello contro il virus della Rabbia. In un’area geografica in cui questa infezione è endemica il VGG della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA) raccomanda che tutti i gatti vengano vaccinati di routine per la protezione della popolazione sia animale sia umana. In alcuni Paesi, la vaccinazione antirabbica viene richiesta dalla normativa vigente (sebbene questa non sempre includa i gatti), ed è necessaria anche per la movimentazione internazionale degli animali da compagnia.
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WSAVA Animal Welfare Guidelines - 2018: https://wsava.org/wp-content/uploads/2019/12/WSAVA-Animal-Welfare-Guidelines-2018.pdf